Quali esami Fare Se ho Dolore alla Spalla

Il dolore alla spalla colpisce non solo gli sportivi ma anche coloro che fanno una cosiddetta vita sedentaria. La causa può risiedere in un trauma, in uno sforzo, in una posizione sbagliata tenuta per molto tempo. Il dolore può presentarsi a quarant’anni così come a sessanta e a settanta rendendo categorie a rischio praticamente tutti quei soggetti, dalle casalinghe ai lavoratori fino agli sportivi, che utilizzano l’articolazione in modo sistemico.

La spalla è l’articolazione più mobile e complessa del nostro corpo. E’ composta da tre ossa: omero, clavicola e scapola, legate tra loro mediante muscoli, tendini e legamenti, formano tra loro diverse articolazioni che lavorano in stretta sinergia. Queste strutture devono consentire grande mobilità, e allo stesso tempo devono garantire massima stabilità durante tutti i movimenti della spalla.

Per ogni movimento del braccio vengono coinvolti numerosi muscoli che si attivano e disattivano secondo delle precise “catene cinetiche”. Basti pensare che quando alziamo il braccio il primo muscolo che si attiva è addirittura il gluteo, poi in successione i muscoli lombo pelvici e solo in fine quelli propriamente della scapola e della spalla. Da questo si può capire l’importanza che durante ogni movimento del braccio e della spalla tutte le strutture coinvolte facciano il proprio “dovere” in maniera corretta e al momento giusto.

L’articolazione della spalla, che nei quadrupedi è essenzialmente devoluta a compiti di sostegno e di locomozione ha modificato sostanzialmente il proprio ruolo nell’uomo laddove acquista massimo interesse la più ampia mobilizzazione dell’arto nello spazio in rapporto alle sue molteplici esigenze funzionali.

La particolarità di questa straordinaria articolazione sta anche nel fatto che devono mantenersi diciamo ‘uniti’ la superficie convessa della testa omerale e quella concavo pianeggiante della glena scapolare; questo garantisce al braccio un ‘cono’ di escursione tridimensionale che è in assoluto il più ampio nell’ambito di tutte le arti- colazioni del corpo umano. Quindi per rendere stabile questo rapporto articolare interviene un complesso e cospicuo sistema contentivo, di tipo concentrico, in cui dall’esterno all’interno si sovrappongono successivi involucri muscolari fino all’avvolgimento più interno costituito dai ‘tiranti’ tendinei dei muscoli che formano la cosiddetta cuffia dei rotatori.

Da questo si deduce che la patologia della spalla è essenzialmente dovuta a un primitivo coinvolgimento tendineo-capsulare e non osseo”. Così svolgere una normale attività come ad esempio pettinarsi, vestirsi o sollevare un piccolo peso diventa doloroso. Ma cosa provoca il dolore alla spalla? La difficoltà di movimento dell’articolazione e il conseguente dolore possono essere provocati da una serie di patologie a carico della spalla ma solitamente si attribuisce la causa a una in particolare.

La sindrome da impingement o da conflitto coraco-acromiale, nei suoi vari stadi è nella maggior parte dei casi la patologia da cui parte il cosiddetto dolore alla spalla che oggi affligge tante persone. Questo accade perché i tendini de- corrono in uno spazio che si può ridurre sia per alterazioni artrosiche che post-traumatiche provocando fenomeni infiammatori della cuffia dei rotatori anche fino alla rottura completa di alcuni tendini”. In ogni caso la sintomatologia, data proprio dal dolore e dalla difficoltà di movimento, non va mai trascurata se non si vuole assistere a un peggioramento progressivo della funzionalità della spalla.

In questi casi è opportuno rivolgersi a uno specialista per indagare approfonditamente sull’entità del problema e ottenere una dia- gnosi precisa e puntuale della patologia. Una diagnosi completa parte, dunque, da un’accurata visita medica durante la quale il medico valuta l’articolarità attiva e passiva, i punti dolorosi, ed esegue test particolari. Successivamente è opportuno sottoporsi ad accertamenti strumentali per individuare, ad esempio, eventuali alterazioni artrosiche, lesioni, traumi. Tutto questo è possibile grazie tecniche di indagine clinica evolute in grado di determinare un’analisi completa dell’articolazione.

Gli esami per la spalla dolorante

  1. Esame fisico: Il medico inizierà con un esame fisico per valutare la tua gamma di movimento, la forza muscolare, la presenza di sensibilità o dolore nella zona interessata e altri segni fisici che possono aiutare a identificare la causa del dolore.
  2. Raggi X: Gli esami radiografici possono aiutare a rilevare anomalie strutturali, come sporgenze ossee o artrosi, che potrebbero contribuire al dolore.
  3. Ecografia: L’ecografia può essere utilizzata per visualizzare i tessuti molli della spalla, compresa la cuffia dei rotatori. Può aiutare a identificare l’infiammazione, le lesioni dei tendini o altre anomalie.
  4. Risonanza magnetica (RM): La risonanza magnetica è un test diagnostico avanzato che offre dettagli più approfonditi dei tessuti molli, inclusi i tendini, i muscoli e i legamenti. Può essere utile per individuare lesioni e problemi specifici nella cuffia dei rotatori.
  5. Artrografia: Questo è un esame che coinvolge l’iniezione di un mezzo di contrasto nell’articolazione della spalla, seguita da raggi X o risonanza magnetica. Può aiutare a rilevare eventuali danni strutturali all’interno dell’articolazione.
  6. Tomografia computerizzata (TC): La TC può fornire immagini dettagliate dei tessuti ossei e può essere utilizzata per valutare eventuali problemi ossei associati al dolore alla spalla.
  7. Analisi del sangue: In alcuni casi, possono essere richiesti esami del sangue per escludere condizioni infiammatorie o metaboliche che potrebbero contribuire al dolore.

La radiologia tradizionale in passato poteva identificare alterazioni secondariamente e tardivamente indotte sulle strutture osteo-articolari. La disponibilità dell’Imaging ecografico, soprattutto alla luce della sua più recente evoluzione tecnologica, consente al momento attuale di esplorare in maniera diretta e incruenta l’essenziale componente muscolo-tendineo-legamentosa dell’articolazione scapolo-omerale. Indubbiamente l’avvento della Risonanza Magnetica ha determinato un notevole cambiamento nell’approccio diagnostico delle articolazioni.

L’ecografia, comunque, si affianca egregiamente a quest’ultima metodica in quanto oggi è ulteriormente potenziata dall’impiego di sonde ad elevata frequenza; inoltre, permette di eseguire esami dinamici, attraverso movimenti del braccio, che consentono spesso diagnosi assai difficili anche con la Risonanza Magnetica. L’esame ecografico è in grado di evidenziare con estrema precisione le strutture muscolari, tendinee e delle borse sierose nella patologia sia traumatica che degenerativa. E’ una metodica  semplice, ripetitiva e molto meno dispendiosa della Risonanza Magnetica”.

Rimedi

Il primo obiettivo è quello di eliminare rapidamente il dolore e l’infiammazione alla spalla, con terapie strumentali di ultima generazione come la Tecarterapia e la laserterapia che aumenta il flusso sanguigno facendo un ricambio cellulare e scaldando in profondità il muscolo, togliendo il dolore e l’infiammazione. Le terapie Strumentali consentiranno ai nostri Fisioterapisti esperti di far recuperare gradualmente e in modo corretto la completa mobilità della spalla rilassando la muscolatura contratta, togliendo i compensi e potenziando attivamente i muscoli che stabilizzano l’articolazione. Non trattare subito e bene anche un banale dolore alla spalla può innescare dei processi degenerativi importanti che possono portare forti infiammazioni, aumento importante del dolore e in alcuni casi a rotture di tendini e legamenti.