Ipertermia per la fisioterapia

L’ipertermia è un trattamento basato sul calore per trattare traumi articolari o ossei. Spesso viene messa in antitesi alla tecarterapia, ma può invece combinarsi insieme per la gestione di alcune patologie.

Cosa può trattare l’ipertermia applicata alla fisioterapia

I campi di applicazione sono parecchi e riguardano patologie muscolari (contratture, elongazioni, miositi ecc.), tendinee (calcificazione spalla, spalla congelata, lussazione/sublussazione spalla ,peritendiniti, tendiniti, tenosinoviti, tendinosi, tendinopatie inserzionali), osteo-cartilaginee (periostiti, distorsioni ecc.), borsiti, e patologie a carico della colonna(Spondilolistesi, sindrome del piriforme, lombalgia).

Risulta particolarmente indicata nei casi di rigidità articolari, sindromi dolorose post-traumatiche, riduzione dei processi infiammatori, nonché per la cura di quadri degenerativi cronici.

Il principio alla base dell’ipertermia è del tutto valido, ma nel principio sta anche quella che sono i limiti della terapia: può solo accelerare i processi riparativi. Va quindi inquadrata con lo specialista la patologia e i tempi di riposo necessari, affinché l’efficacia terapeutica possa verificarsi nella maniera corretta.

il macchinario

L’applicatore è composto da:
1)una sorgente di calore endogeno costituita da un generatore di onde elettromagnetiche alla frequenza di 433.92 Mhz;
2)una sorgente di termoregolazione esogena per il raffreddamento degli strati cutanei;
3)un emettitore capace di trasferire entrambi i tipi di energia, endogena per via elettromagnetica, ed esogena per conduzione/convenzione termica. L’emissione di energia attraverso l’acqua avviene in condizioni ideali di accoppiamento elettromagnetico e meccanico;
4)un sistema termometrico ad elevata precisione per il controllo delle due sorgenti;
5)un controller intelligente che gestisce i parametri della seduta, in particolare la potenza di emissione elettromagnetica, in base alle rivelazioni termometriche;
6)un algoritmo di controllo sperimentato in vivo.

 

Il funzionamento

È noto, infatti, che il calore sia un principio terapeutico che funziona positivamente in moltissime patologie dell’apparato muscolo-scheletrico e l’Ipertermia è, appunto, una tecnica che produce una deposizione di calore più rigorosa e più efficace rispetto alle altre tecniche di termoterapia.

Il riscaldamento dei tessuti realizzato tramite campi elettromagnetici è ampiamente utilizzato nei sistemi per ipertermia clinica. In tali terapie, si utilizza l’intervallo di frequenza che va dalle microonde alle onde corte, sino alle onde lunghe della diatermia. La potenza dissipata localmente per ottenere sopraelevazioni della temperatura di alcuni gradi centigradi (da 40-41 °C fino a 45 °C) nei tessuti bersaglio, corrisponde a valori di SAR di alcune centinaia di W/kg. Il riscaldamento dei tessuti tramite campi elettromagnetici presenta alcuni vantaggi rispetto alle altre forme di riscaldamento (conduzione, radiazione infrarossa). In particolare, sono superiori le profondità a cui si può arrivare nel trattamento.

Ernia discale

In caso di ernia discale si usa come terapia fisica ipertermia e laser di alta potenza, infiltrazioni paravertebrali, intraforaminali o paraforaminali con farmaci e a volte ossigeno-ozonoterapia e trattamenti di tecarterapia. Tutto dipende da tipo di ernia che si affronta.  Successivamente a sintomatologia ridotta si effettuano corsi di ginnastica di rieducazione posturale e di stabilizzazione spinale oltre che corsi educativi per evitare possibili ricadute in futuro.

Costi

una seduta di ipertermia localizzata in un centro di fisioterapia di Roma costa circa

  • 40 euro per una seduta
  • 300 euro per 10 sedute
  • 60 euro per seduta se si tratta di trattamento domiciliare

Controindicazioni

non è indicata l’ipertermia per coloro che soffrono di:

  • Gravi deficit cardiocircolatori (sia per le onde elettromagnetiche che possono interagire con l’attività contrattile del cuore sia in quei casi in cui ci sono deficit della circolazione sia sul versante venoso che arterioso .La circolazione arteriosa e capillare può essere compromessa perifericamente,in particolare a livello delle gambe,piedi e mani a causa della riduzione del letto vascolare muscolare ,dovuta alle alterazioni strutturali e trofiche del muscolo .Estremità fredde,talora cianotiche,possibilità di problemi trofici locali specie nella stagione fredda (geloni ,ragadi,piaghe torbide ),sono le conseguenze dell’insufficienza circolatoria .Il calore determinerebbe un aggravamento della lassità vasale .
  • Diabete (insufficienza del microcircolo)Il diabete è una malattia cronica caratterizzata da elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia)determinata da un’alterata funzione dell’insulina prodotta dal pancreas.Quest’ormone consente al glucosio di entrare nelle cellule e di essere di conseguenza utilizzato come fonte energetica.Quando questo meccanismo è alterato il glucosio si accumula nel circolo sanguigno .Il diabete può essere di tipo 1 o 2.Il tipo 1 è detto autoimmune in quanto è caratterizzato da un distruzione del sistema immunitario delle cellule del pancreas deputate alla produzione dell’insulina .Costituisce il 10% dei casi di diabete ,insorge nell’infanzia e nell’adolescenza e richiede la somministrazione giornaliera per tutta la vita di insulina .Il tipo 2 rappresenta il 90% dei casi ed è caratterizzato da una capacità del pancreas di produrre insulina ma da un’incapacità delle cellule di farne uso .Insorge in genere dopo i 30-40 anni e l’iperglicemia si sviluppa gradualmente .La microangiopatia diabetica è una delle complicanze più rilevanti,ed interessa i piccoli vasi con una loro alterazione e quindi con tutta una serie di conseguenze (retinopatia etc..)
  • Neoplasie (poiché il range di temperature su cui noi andiamo ad agire determinerebbe un aumento del metabolismo e dell’afflusso ematico della neoplasia e ciò causerebbe un suo rafforzamento .Diverso è il caso di quelle ipertermie utilizzate in ambito oncologico che attraverso una temperatura più alta determinano una necrosi della neoplasia stessa .).Inoltre c’è il rischio serio di determinare metastasi .
  • Stati infettivi locali o sistemici (per evitare di mandare in circolo l’infezione )
  • Portatori di Pace Maker
  • Gravidanza in atto (se la zona da trattare è vicina all’addome)
  • Malattie trombotiche o emorragiche (con il rischio della formazione di trombi per l’aumento di flusso e della conseguente insorgenza di fenomeni ischemici o di embolia polmonare ;nel caso di malattie emorragiche naturalmente ci potrebbe essere la facilitazione di episodi emorragici )